Formazione di base e per Didatti

La S.I.Me.F., Associazione iscritta nell’Elenco de Ministero Italiano dell’Industria e del Made in Italy, ha partecipato all’elaborazione della Norma tecnica UNI 11664:2016  pubblicata ad agosto 2016. Detta Norma, ha definito la figura professionale del mediatore familiare, i criteri di accesso e il percorso formativo sia in termini qualitativi sia quantitativi (monte ore minimo). La norma, inoltre, ha altresì definito i requisiti relativi alle conoscenze, abilità e competenze, in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF – European Qualifications Framework) che i mediatore familiare deve possedere ai fini dell’esercizio della professione, a garanzia della clientela/utenza.

La formazione erogata dalla S.I.Me.F. attraverso i Centri/Istituti che afferiscono e sono riconosciuti dalla Società stessa, rispondo ai criteri definiti dalla Norma tecnica UNI 11644:2016.

Il Regolamento contiene al Titolo II le norme e modalità al fine di divenire Socio professionista S.I.Me.F. Per accedere alla formazione di base e divenire Mediatori Familiari S.I.Me.F. è necessario  essere in possesso di alcuni requisiti:

a) Apprendimento formale: Laurea, almeno triennale, nelle Aree Umanistica, Sanitaria e Sociale con riferimento ai percorsi formativi caratterizzati da specifiche conoscenze teoriche e metodologiche coerenti con le competenze trasversali e specifiche oggetto di studio e approfondimento nel percorso di formazione alla Mediazione Familiare.

L’aspirante mediatore familiare in possesso dei requisiti di cui al precedente punto a) apprendimento formale – deve presentare richiesta di ammissione alla formazione all’Istituto/Centro riconosciuto dalla S.I.Me.F. prescelto corredata di curriculum formativo-professionale.  Il candidato dovrà altresì sostenere un colloquio valutativo e motivazionale di ammissione con i Referenti della didattica dell’Istituto/Centro di formazione cui si è rivolto.

b) Apprendimento non formale ed informale: in alternativa, adeguata e documentata esperienza professionale almeno quinquennale nelle aree sociali, educative, sanitarie, psicologiche e tutte quelle esperienze professionali di gestione della conflittualità nell’area della famiglia, della coppia e delle relazioni sociali.  Le esperienze professionali devono essere comprovate, secondo la norma vigente, con il cv integrato da documenti comprovanti le attività lavorative e formative dichiarate dal candidato.

L’aspirante mediatore familiare in possesso dei criteri di cui al punto b) – apprendimento non formale e informale – dovrà presentare richiesta all’Istituto /Centro riconosciuto dalla S.I.Me.F. prescelto corredata di un curriculum formativo-professionale integrato dai documenti comprovanti le attività formative e lavorative. La richiesta sarà valutata dalla Commissione per la Didattica e la Ricerca che esprimerà un parere da sottoporre al Comitato Direttivo che deciderà tramite voto in via definitiva. L’accesso alla formazione avverrà a seguito del parere positivo del Comitato Direttivo e al superamento del colloquio valutativo di ammissione con i Referenti della didattica dell’Istituto/Centro di formazione a cui il si è rivolto.

La professione di Mediatori Familiari comporta l’acquisizione di competenze trasversali e specifiche e i corsi di formazione dei Centri/Istituti riconosciuti dalla S.I.Me.F. sono strutturati in moduli coerenti con l’acquisizione delle conoscenze, delle suddette competenze, degli atteggiamenti deontologicamente corretti che sostanziano il profilo professionale del mediatore familiare.

Nei corsi prevale un approccio formativo interdisciplinare, essendo la multidisciplinarità essa stessa utile ai fini dell’apprendimento della professione. Il percorso formativo è di almeno 320 ore  così suddivise:

  • Training specifico in mediazione familiare, almeno biennale, corrispondente a minimo 240 ore formative, suddiviso in 210 ore di training specifico in mediazione familiare condotto, per almeno il 70% del monte ore, da didatti S.I.Me.F. pur prevedendo l’apporto di esperti in altre materie di studio congruenti con il processo formativo e 30 ore di giornate seminariali, formative e congressi S.I.Me.F.
  • Pratica professionale di minimo 80 ore complessive da distribuirsi tra tirocinio osservativo (40) e percorso di supervisione della pratica guidata e professionale, come indicato dal DM 151/2023

La frequenza è obbligatoria (almeno 4/5 delle ore). La valutazione del percorso formativo avviene attraverso due livelli di esame.

Esame Finale e Attestato di idoneità all’esercizio della professione di mediatore familiare

Al termine del percorso formativo almeno biennale, ai fini del conseguimento dell’Attestato di idoneità l’Allievo dovrà sostenere, con esito positivo, una prova di esame che comprende:

  • Una prova scritta con domande a riposte aperte
  • Una prova pratica di tipo interattivo (es. Role Playing) per la valutazione delle capacità apprese.
  • Una prova orale coesistente in un colloquio valutativo preceduto dalla stesura di un elaborato scritto (ART. 5, comma 3, DM 151/2023)

Conseguito l’Attestato di idoneità all’esercizio della professione dall’Istituto/Centro di formazione frequentato, l’allievo che intenda iscriversi nel registro dei Soci professionisti, previa domanda e presentazione della documentazione richiesta, dovrà presentare e discutere, alla presenza di una commissione S.I.Me.F. a carattere nazionale, una relazione scritta relativa ad 1 caso di mediazione familiare completo condotto in prima persona, anche in co-mediazione, supervisionato da un didatta S.I.Me.F.

Superato l’esame e divenuto Socio professionista, il Socio verrà incluso nel Registro dei Soci con un proprio numero di appartenenza alla Società. Per il mantenimento in suddetto Registro dovrà attenersi al Codice di condotta e deontologico della S.I.Me.F., alle regole emanate dalla stessa, e provvedere a mantenere aggiornata la propria formazione attraverso la formazione continua/permanente verificata attraverso il monte dei crediti formativi.

Approfondimenti

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